Pogopop:
Ciao ragazzi siamo qui all'Alpheus, a Roma, insieme ai Fluxus.... voi sapete
che di musica italiana ne trasmettiamo poca, quindi se siamo qui con loro
ci sarà un motivo! Ve li avevamo già fatti ascoltare dalle nostre
frequenze, e siamo qui in compagnia del cantante, che ci dirà qualcosa
di più del gruppo, degli inizi, del quando, del come e del dove si
sono formati.
Fluxus:
Ciao a tutti, io sono Franz, il cantante e chitarrista. Siamo nati più
o meno 6anni fa'.... in realtà abbiamo iniziato a suonare insieme ad
alcuni elementi del gruppo anche 10 anni fa'. Come Fluxus esistiamo ufficialmente
dal '95, data dell'esordio del nostro primo disco che era "Vita in un pacifico
nuovo mondo". Abbiamo avuto varie vicende, al nostro interno hanno girato
molte persone...arriviamo da Torino, forse non l'avevo detto.
Pogopop:
Il vostro gruppo e' strutturato da una batteria, un muro di chitarre, un basso
e 3 chitarristi....
Fluxus:
in realta' sono due chitarre ed una chitarra- basso ed un basso...
Pogopop:
quindi un buon muro di chitarre, un suono molto forte...da chi prendete ispirazione?
Fluxus:
sin dall'inizio noi abbiamo lavorato molto su....sul suono forse pensiamo
che, piu' che la forma , i contenuti in generale siano piu' importanti ed
applichiamo questo non solo ai contenuti dei testi ma anche al contenuto del
suono, al contenuto della musica che per noi e' il suono e quindi noi abbiamo
sempre lavorato in modi particolari.... ...cioé già dal primo
disco eravamo come formazione 3 chitarre un basso e batteria e poi
in seguito due bassi tre chitarre e batteria. Nel terzo disco un basso, una
chitarra basso (che è una chitarra che monta 4 corde ed esce da 2
amplificatori. uno per chitarra ed uno per basso contemporaneamente)
e due chitarre normali (più o meno!!!), normali tra virgolette! Per
noi fino ad ora il progetto è sempre stato improntato sul muro del
suono, come dicevi tu giustamente, dove i mattoni sono proprio le chitarre
distorte.
Pogopop:
abbiamo notato una cosa che ci è piaciuta molto: il cambio di ritmo
durante alcuni pezzi..... Si sente ad un certo punto la batteria che entra
prepotentemente dopo aver prima tenuto un ritmo cadenzato.... poi entra con
un vigore quasi punkrock, un ritmo comunque più veloce....
Fluxus:
Sì, su questo disco escono fuori certe sfumature. Noi in realtà
siamo sempre un pò monolitici, infatti siamo poco commerciali......
per scelta! Però in questo ultimo lavoro le sfumature sono più
visibili e questa cosa che dicevate fa parte delle sfumature di questo ultimo
lavoro. Stasera avete ascoltato tutti i pezzi dell'ultimo disco, qualcosa
del secondo e qualcosa del primo.
Pogopop:
Ci vuoi dire come si intitolano i vostri lavori?
Fluxus:
Il primo era "Vita in un pacifico nuovo mondo", titolo "rubato" ad un opuscolo
dei Testimoni di Geova, in netta contrapposizione con i contenuti del disco
che dà anche il titolo alla title track, che è "Vita
in un pacifico nuovo mondo", un pezzo dove il testo è una delle
cose più importanti. E questo è il primo disco del '95. Il
secondo disco l'abbiamo fatto nel '97, più o meno, ed era "Non esistere".
Anche qui abbiamo cercato di dare un certo senso a quello che facciamo: a
partire dalle immagini che usiamo fino ai titoli, ai contenuti ed alle parole
che usiamo. Anche lì "Non esistere" è questa condizione contraddittoria
temporale, nella quale poi si può leggere soggettivamente un qualcosa....
ma anche analizzando il disco ci sono dei concetti che si ripetono come quello
del vuoto temporale, della stasi, della non coscienza, e la spinta versa
una coscienza individuale..... Il terzo è "Pura lana vergine"....
Anche qui le parole sono un marchio se prese tutte insieme ma, anche distintamente,
significano cose diverse allo stesso tempo. Infatti all'interno del disco
ci sono le definizioni letterali prese dal vocabolario, per cui "pura"
può esser un termine molto positivo, nel senso di purezza, ma può
anche voler dire la razza pura.... oppure "vergine", allo stesso tempo significa
sia vergine ma anche la vergine della tortura.....
Pogopop:
Tutte queste riflessioni nascono da letture o sono personali? Voglio dire,
c'è un input che proviene da qualcosa in particolare o viene
dal vivere?
Fluxus:
Beh, dal vivere sicuramente, contando che nel vivere le letture e la conoscenza
devono essere presenti, hanno un legame molto stretto.
Pogopop:
Passiamo all'ultima domanda... mi e' piaciuta moltissimo la voce perché
non aveva impostazione, cioé, a differenza di molti gruppi italiani
che continuano a cantare con una voce molto impostata, molto teatrale
- ad esempio i Marlene Kunz o i romani Elettrojoyce, che hanno una voce molto
drammatica - la tua invece esce fuori in modo molto spontaneo...... poi ho
notato anche che usate delle basi all'inizio delle canzoni....
Fluxus.
sì, questa e' una cosa che abbiamo introdotto...... che abbiamo sempre
usato in registrazione. Sui dischi, tranne nel secondo, ci sono degli intermezzi.....
delle cose che fanno da base etc....
Non sono la cosa principale, fanno
parte del concerto..... per quanto riguarda la questione voce, io... sono
di parte! come faccio a .... (sorride) a non esserlo! Però allo stesso
tempo ti dico che sono contento dell'osservazione perche' non la fa quasi
nessuno. In generale in Italia il problema della voce è grosso! Perché
esistono dei mostri, che io anche adoro.... perché in fondo la mia
scuola é ..... a parte che ho studiato batteria.... figurati, ho suonato
la batteria jazz per moltissimi anni....eppoi io suono anche altri strumenti....
comunque la mia scuola arriva da Mina, da altre cose., cose che poi nel cantare
in italiano si sentono molto e sempre. E sempre allo stesso tempo credo che
sia importante buttare all'aria tutte le impostazioni vocali, almeno per
la musica che facciamo noi..... Per altri tipi di musica le impostazioni
si possono usare benissimo, e trovare soluzioni bellissime, ma per la musica
che facciamo noi è meglio gettarle all'aria ... Io cerco sempre di
far sì che la nota e l'intonazione siano una cosa mentale e non per
forza esplicita.
Per cui in realtà le note
ce l'ho in testa e cerco di tenerle lì e basta.... e di usare la voce
come un mezzo che resiste, finché ce la fa perchè ogni tanto
va anche giù..... sai il corpo è sempre limitato!
Pogopop: .....soprattutto con queste influenze che girano,
mantenere un certo livello è dura! Beh, siamo giunti al termine,
vi consigliamo di ascoltare "Pura lana vergine" che ora e' sul mercato!!!
OK, puoi salutare gli ascoltatori di Pogopop?
Fluxus:
Ciao a tutti.... e sempre meno pop....!!!! (risate)
OTTIMO CONCERTO, 60 MINUTI
CIRCA, DI SUPPORTO I TACABANDA.
FLUXUS MOLTO CONCENTRATI SUL PALCO, ED ERA DIFFICILE VISTO LO
SCARSO PUBBLICO....