Intervista con i Bouncing Souls
Palaghiaccio di Marino, 1 dicembre 2000
I Bouncing Souls hanno iniziato a suonare giovanissimi, il gruppo si e' formato infatti ben piu' di 10 anni fa.
I quattro componenti della band, originari del New Jersey, hanno cominciato esibendosi alle varie feste scolastiche col semplice scopo di divertirsi con gli amici. I loro motivi sono sempre stati orecchiabili, un po' pop e un po' punk, e di presa immediata, caratteristica non comune nel ricchissimo e variato mondo punk-rock americano, dove le band come quelle dei Bouncing Souls nascono numerosissime.
Dopo un pomeriggio di ritardi, incomprensioni e problemi burocratici con gli organizzatori del concerto al Palaghiaccio, finalmente sono riuscita, un quarto d'ora prima della loro ascesa al palco, ad intervistare  i Bouncing Souls ...non era il momento migliore:  i 4 ragazzi erano un po' tesi...la chiaccherata e' stata pero' piacevole vista la loro gentilezza e disponibilita' anche se purtroppo un po' breve... In realta', dopo aver visionato i vari  video e booklet dei cd,  mi aspettavo un gruppo di giovani attempatelli, appesantiti e provati dalla birra, sullo stile Pogues, magari senza qualche dente, invece sono rimasta meravigliata dal loro aspetto giovane e pulito...

Greg Attonito=GA
Pogopop=P

P: Oggi e' la prima data della vostra tournee' italiana: avete gia' suonato in Italia un po' di tempo fa, giusto?
GA: Si, siamo venuti qui gia' tre volte, una volta nel 1996, una volta con i Millencolin e l'ultima con i Lagwagon e gli Avail.
P: Stasera suonerete sul palco del Palaghiaccio di fronte al pubblico romano... e' la prima volta che vi esibite qui?
GA: No, abbiamo suonato in uno squat, in un centro sociale molto grande nel 1996...
P: Forte Prenestino?
GA: Non ricordo, era piuttosto grande
P: Vi aspettate qualcosa di particolare stasera dai fans italiani?
GA: amore!!! eheheeh, no, di divertirci un sacco...stasera saranno in tanti...questo e' il posto piu' grande in cui abbiamo suonato fin'ora,  e' certamente un posto grandissimo!!! ci aspettiamo un sacco di divertimento.
P: Ma voi dove  preferite suonare in realta': in piccoli locali o in luoghi cosi' grandi?
GA: oh beh, mi piacciono i piccoli locali, ma suonare di fronte a tanta gente come stasera per noi e' una grande sfida, una bella vetrina. I concerti nei locali piccolini sono ogni volta come delle feste.
P: Generalmente i vostri fans, come si legge anche dai messaggi che vi lasciano sui guestbook dei vostri siti web, vi preferiscono live, e' questa la dimensione in cui riuscite ad esprimervi meglio?
GA: Si,  noi abbiamo  imparato a suonare, cosi', dal vivo... abbiamo iniziato a strimpellare alle varie feste, perche' ci divertiva tanto vedere la gente che se la spassava sentendoci e penso che sia per questo che il nostro pubblico reagisce in modo entusiastico ai nostri spettacoli.
P:  L'anno scorso avete pubblicato "Hopeless Romantic",  quest'anno invece e' uscita una di raccolta di vostri vecchi pezzi "The Bad, the Worse and the Out of Print", e so che state preparando un nuovo lavoro per il 2001...
GA: Si stiamo per pubblicare un nuovo album che uscira' nel maggio del 2001 e si chiamera' "How I expect from my summer vacations", e' quasi completo, manca solo la parte vocale. Come terminiamo il tour europeo aggiungiamo anche il cantato finale. Poi dobbiamo mixarlo e per maggio sara' pronto.
P: Voi siete sotto Epitaph, casa discografica che rappresenta un mito per molti punk rocker, com'e' lavorare per questa label?
GA: Per noi e' meraviglioso! la gente che gestisce la Epitaph e' cool.  Noi abbiamo un rapporto bellissimo con loro... La Epitaph e'  una grande casa discografica, con un ottima distribuzione ma che allo stesso tempo ci permette di fare quello che vogliamo, siamo liberi di decidere cio' che e' meglio per noi... e' per questo la label migliore in assoluto!!! ci permette di essere quello che siamo.
P: Avete mai collaborato con Brett Guerewiz (fondatore della Epitaph, oltre che ex membro della migliore punk rock band mai esistita, i Bad Religion)?
GA: Non dal punto di vista musicale, ma ci ha dato un sacco di buoni consigli.
P: Che ne pensate della scena punk-rock europea? c'e' qualche gruppo che vi piace in particolare?
GA: la Svezia ha delle band molto buone.... i Millencolin, i  No Fun at All...
P: Gli Hellacopters!!! ma sono molto piu' street rock che punk...
GA: si sono fichissimi!!! anche i Voice of Generation
P: Nei vostri testi si parla di fratellanza, amicizia piuttosto che di anarchia o rabbia, c'e' anche molta ironia...sono quindi un po' il vostro ritratto?
GA: Si siamo cosi', e' quello che mi esce fuori dal cuore...parlo di cio' che per me e' piu' importante, dei rapporti con la gente, dell'amicizia, della vita,  in modo divertente.
P: Com'e' stare in tour con i Green Day?
GA: Bellissimo! ci stiamo divertendo un sacco...quei ragazzi sono forti, gli show sono pieni di gente e le persone li amano molto, ogni spettacolo e' davvero bello!
P: Vi piace l'audience europea? risponde bene alla vostra musica?
GA: oh si! Siamo proprio di ritorno dalla Spagna dove la gente e' calda e ci ha accolti benissimo.
P: Avete altri progetti per il futuro oltre l'album?
GA: No, dopo l'uscita del nuovo album probabilmente organizzeremo una nuova tournee'.
P: Siete una "selfmade band", avete, come molti gruppetti, iniziato a suonare per conto vostro nel garage di casa o nella vostra stanza, avete fatto pero' molta strada: potete dare qualche consiglio a chi vi volesse seguire?
GA: Suonate tanto dal vivo!!!


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