FANTOMAS
- ROMA 16/05/04 - VILLAGGIO GLOBALE
Non ci
sono abbastanza parole per definire l'evento ke si è compiuto questa
sera al Villaggio Globale. Di certo è qualcosa che resterà
a lungo scolpito nelle menti dei presenti.
I Fantomas
hanno alle spalle 3 dischi: nei primi 2 stravolgono e abbattono a spallate
una serie di colonne sonore entrate nel mito; il terzo è un'unica
traccia di 74 minuti concepita come racconto sonoro di una sorta di thriller...
Ma per capire ed apprezzare fino in fondo i Fantomas bisogna vederli all'opera,
perché sono assolutamente un gruppo live, cioè una di quelle
band ke danno il meglio proprio nelle loro performance dal vivo. E basta
leggere i loro nomi per capirne il motivo: Dave Lombardo (Slayer), ovvero
la tecnica e la potenza alla batteria, King Buzzo (Melvins) che dalla sua
chitarra fa partire riff devastanti come carrarmati, Trevor Dunn (Mr Bungle
xke vi siete sciolti?) al basso ke nonostante la cresta appare il più
"normale" del gruppo, e soprattutto lui: Mike Patton (Mr Bungle, Faith
No More, Tomahawk), il genio. Si presenta sul palco dietro un paio di mixer
e una serie incalcolabile di microfoni microfonini e oggetti non meglio
identificati. E' una forza della natura! E' lui il vero direttore d'orchestra,
è lui che detta i tempi. E si dimena sbraccia urla sbraita sputa.
E canta come solo lui sa fare, coniugando nello stesso brano l'urlo grind
e il falsetto, il cantato melodico e l'onomatopea, con una voce che è
un vero e proprio strumento aggiunto, anzi probabilmente più d'uno!
Descrivere
a parole quello che questo branco di pazzi è in grado di trasmettere
dal palco è impossibile: è la colonna sonora della fine del
mondo, è un viaggio oltre i confini della musica, è l'apocalisse,
è il nirvana, è pura violenza sonora, che lascia storditi
ed estasiati, senza però scadere mai nel rumore fine a e stesso
o nell'approssimazione. Un'ora e 10 di bombardamento sonoro che lascia
tutti senza fiato: in altri casi avrei parlato di un concerto breve, ma
non in questo: il limite fisicamente consentito a questi 4 esseri umani
x mantenere alto un muro sonoro di questa portata pensavo fosse un'ora,
loro sono andati anche 10 minuti oltre, forse perché sono 10 minuti
oltre l'umano...
Marco
Acciari |